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Raffaele Cominelli

Raffaele Cominelli, penultimo discendente di un’antica e nobile famiglia salodiana nasce il 29 settembre 1893 e dopo la gioventù trascorsa nel seicentesco palazzo di famiglia in Cisano, frequenta l’Ateneo di Pisa ove si laurea in Lettere con una tesi sul Petrarca.
Già durante la sua esperienza universitaria, contrassegnata da numerose visite a città d’arte italiane ricordate in varie sue liriche, si dedica alla composizione poetica che vede la sua prima opera edita nella raccolta “Le Aquile” stampata nel 1920 a Firenze dalla casa editrice La Nave, pubblicazione che contiene brani risalenti anche al 1912.
Fortemente provato da una catena di lutti familiari, con la prematura scomparsa dei genitori, per malattia delle due sorelline gemelle, nonché, nella Grande Guerra, dell’amatissimo fratello Rosi (Rosario), Raffaele Cominelli vede accentuarsi il suo distacco dal mondo esterno per rifugiarsi nella casa avita di Cisano, in una struggente mestizia per le dolorose assenze dei propri cari e in una fatalistica e irreversibilmente pessimistica visione della propria condizione e del futuro.
I suoi profondi studi letterari e la sua produzione poetica, ininterrotta per tutta la sua esistenza, divengono le uniche modalità espressive rivolte all’esterno.
Nondimeno, i suoi scritti, organizzati in numerose raccolte che pubblica e pone alla valutazione altrui inviandole a concorsi e a illustri studiosi italiani, evidenziano sì un palese scetticismo e rimpianto dei tempi trascorsi ma anche un suo innato ruolo di distaccato e attento osservatore della evoluzione della società, dei costumi e delle persone e che vede in continuo stravolgimento al di fuori dei rassicuranti portoni del proprio palazzo.
L’attaccamento alle proprie origini, al valore dimostrato negli ultimi secoli in molteplici ambiti dai propri avi,
il forte legame ai propri luoghi dell’infanzia e della maturità, trovano dimostrazione nella sublimazione di una ricchezza umana e culturale fin troppo nascosta e misconosciuta che infine si concretizza nelle proprie volontà testamentarie che fanno scaturire la nascita di una Fondazione a suo nome, a ricordo e salvaguardia delle opere d’arte della famiglia, delle sue poesie, e della valenza dei valori dell’antica ruralità sanfeliciana e valtenesina.
 

Fotografia di Agostino De Micheli

Gli stessi valori che la sua Fondazione, idealmente dal 1° maggio 1981, giorno della sua scomparsa, declina in chiave culturale e sociale.

Gianluigi Marsiletti, 2021.

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Libri antichi

Raffaele Cominelli - Bibliografia

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